
DISPONIBILE ANCHE NEL FORMATO BABABUM
Simone deve affrontare il primo giorno di scuola. «No, non voglio!» Mamma e papà fanno di tutto per rassicurarlo, ma nulla può tranquillizzare il piccolo coniglio. «Non voglio andare a scuola!» ripete Simone preoccupato. Ma quando, finito il primo giorno di scuola - dopo aver pianto, disegnato, giocato e mangiato il budino, dopo il riposino e dopo aver suonato il tamburo - arriva la mamma e dice: «Si torna a casa, tesoro!» il piccolo Simone risponde a sorpresa: «No, non voglio!».
Stephanie Blake
Non bisogna mai dimenticare a chi ci si rivolge: I BAMBINI! Potrebbe sembrare banale ma all’inizio ero più preoccupata del lato artistico dei miei libri, della grafica, dei colori, dell’aspetto «arte» (in un certo senso la parte narcisistica del mestiere) da dimenticare lo scopo finale: raccontare storie ai bambini. Perché si scrive per i bambini? Quali sono le finalità? E infine, senza cadere nel moralismo: cosa puoi dire ai bambini? Per me una sola cosa: farli ridere…
